Compilare un bilancio di sostenibilità oggi non è più una scelta facoltativa, ma un vero e proprio obbligo per molte aziende.
Con l’entrata in vigore della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), non bastano più dichiarazioni generiche o iniziative spot, serve un report chiaro, completo, conforme agli standard europei.
In questa guida ti spieghiamo, passo dopo passo, come compilare un bilancio di sostenibilità in linea con la CSRD. Vedremo cosa devi includere, da dove iniziare, quali dati raccogliere, chi coinvolgere in azienda e quali strumenti ti semplificano davvero la vita.
Una guida pratica pensata per PMI, responsabili sostenibilità, consulenti e chiunque si stia preparando a questa grande novità.
Cos’è il bilancio di sostenibilità e perché ora è diventato obbligatorio
Il bilancio di sostenibilità è un documento che racconta in modo chiaro e strutturato come un’impresa gestisce le sue responsabilità ambientali, sociali e di governance.
Fino a pochi anni fa, era riservato alle grandi aziende. Ma oggi, con l’entrata in vigore della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), diventa un obbligo per un numero sempre maggiore di imprese, comprese le PMI con determinati requisiti.
La Commissione Europea, attraverso questa direttiva, punta a rendere trasparente la sostenibilità aziendale, andando oltre la rendicontazione finanziaria. In pratica, accanto al bilancio economico, ora serve raccontare anche gli impatti ambientali e sociali con la stessa serietà.
Cosa prevede la nuova direttiva europea
La CSRD sostituisce la vecchia NFRD – Non Financial Reporting Directive, introducendo regole molto più dettagliate. Le aziende devono dichiarare non solo quello che fanno, ma anche come, con quali obiettivi e che risultati stanno ottenendo su tutte le questioni di sostenibilità.
I principali obblighi sono:
- Applicare il principio di doppia materialità nel valutare da una parte gli impatti dell’attività sull’ambiente e sulla società, dall’altra i rischi e le opportunità per la propria performance finanziaria
- Comunicare le politiche ESG
- Raccogliere dati strutturati e verificabili
- Pubblicare il report in un formato digitale leggibile
il tutto secondo i requisiti degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).
Si parte già dal rendicontare dati 2024 per i bilanci pubblicati nel 2025, ma il calendario delle tempistiche di applicazione varia in base a dimensioni, settore, numero di dipendenti e fatturato.
Da dove si comincia? I primi passi per costruire il bilancio
Il primo passo concreto è definire quali temi ESG sono davvero rilevanti per la tua azienda. Qui entra in gioco l’analisi di doppia materialità, che ti aiuta a individuare i temi ESG centrali da rendicontare in quanto rappresentano da una parte gli impatti dell’attività sull’ambiente e sulla società, dall’altra i rischi e le opportunità per la propria performance finanziaria.
Per fare questo, serve:
- Definire un team interno (anche piccolo) che si occupi di coordinare questo esercizio
- Definire una lista di tematiche ESG di cui analizzare la rilevanza (partendo dagli European Sustainability Reporting Standards, la lista può includere le seguenti tematiche: cambiamento climatico, inquinamento, risorse idriche e marine, biodiversità, uso delle risorse e economia circolare, forza lavoro, catena del valore, comunità interessate, consumatori e utenti finali, condotta aziendale)
- Mappare gli stakeholder interni ed esterni da coinvolgere (dipendenti, fornitori, clienti, ecc.) attraverso surveys, workshops, o altre modalità di ingaggio appropriate, per ottenere il loro feedback riguardo gli impatti (attuali e potenziali), i rischi, e le opportunità ESG dell’azienda
- Mettere a matrice la rilevanza interna (per l’azienda) ed esterna (per gli stakeholder) delle diverse tematiche ESG secondo quanto emerso dalle attività di ingaggio
Una volta identificate le tematiche ESG rilevanti:
Creare una roadmap semplice ma realistica per organizzare il lavoro di raccolta dati e compilazione del report in fasi
Cosa deve contenere un bilancio di sostenibilità conforme alla CSRD
Il bilancio deve includere i temi materiali identificati (sia dal punto di vista inside-out che outside-in), gli obiettivi strategici di sostenibilità e i relativi KPI.
Deve contenere anche le policy, i rischi e i risultati ottenuti, le modalità con cui è stata effettuata l’analisi di materialità e le azioni di miglioramento previste. Infine, le informazioni sui gruppi coinvolti e sulle iniziative attuate.
Non è solo un elenco di dati, ma una narrazione aziendale strutturata, allineata agli standard europei.
Come raccogliere i dati giusti
Per raccogliere i dati per la rendicontazione della sostenibilità parti da quello che già hai, così diventa tutto più gestibile.
Ecco da dove iniziare:
- Coinvolgi i reparti che hanno già dati utili (HR, qualità, sicurezza, amministrazione)
- Prediligi dati comparabili e ripetibili nel tempo: ore di formazione, consumo di energia, % di dipendenti donne in ruoli apicali, ecc.
Un consiglio: non aspettare l’ultimo mese dell’anno, ma imposta una raccolta continua.
Cos'è l’European Sustainability Reporting Standard e come usare gli standard europei senza complicarsi la vita
Gli ESRS sono gli standard che tutte le aziende devono seguire per rispettare la CSRD. Sono dettagliati e possono spaventare, ma non servono tutti e puoi concentrarti solo su quelli materiali per il tuo settore.
Il nostro consiglio è di partire dagli standard generali (ESRS 1 e 2), poi scegli quelli specifici solo se pertinenti, come ESRS E1 per il clima o S1 per la forza lavoro. Non serve un approccio enciclopedico: meglio pochi dati ben spiegati che report chilometrici e vaghi!
Chi coinvolgere all’interno dell’azienda per redigere il bilancio di sostenibilità
Serve un lavoro corale, anche nelle PMI. Coinvolgi da subito chi ha una visione strategica (es. CEO o direzione generale), chi gestisce i dati (ufficio qualità, contabilità, HR) e chi si occupa di comunicazione (perché il report è anche un messaggio all’esterno).
Coinvolgere più teste aiuta a evitare errori, ottimizzare le risorse e dare senso al bilancio.
Come tenere aggiornato il bilancio e rendere la rendicontazione sostenibile
Non deve essere una corsa a fine anno. Il bilancio di sostenibilità funziona meglio se diventa parte del flusso gestionale.
Per questo ti consigliamo di:
- Raccogliere i dati mese per mese, anche in modo semplice
- Pianificare una revisione trimestrale
- Usare strumenti che ti permettano di automatizzare alcune metriche (consumi, presenze, ecc.)
In questo modo, a fine anno, hai già tutto pronto per costruire il report.
Esempio pratico: come si struttura un report di sostenibilità
Ecco una possibile struttura concreta:
- Executive summary con i principali risultati raggiunti
- Introduzione con identità aziendale, contesto, obiettivi
- Metodologia contenente analisi di doppia materialità, coinvolgimento stakeholder
- Temi materiali quali rischi, opportunità, strategie
- Dati ESG con indicatori chiave con commenti
- Conclusioni: miglioramenti futuri, impegni, governance
Puoi aggiungere infografiche, schede, note di approfondimento per renderlo più leggibile e utile anche all’esterno.
Strumenti utili per PMI: come semplificare tutto il processo con Uyolo
Redigere un bilancio di sostenibilità conforme alla CSRD è una sfida, ma non sei solo. Con Uyolo, puoi gestire tutto in un’unica piattaforma pensata proprio per le PMI.
Con la piattaforma Uyolo puoi:
- Avviare l’analisi di doppia materialità con template pronti
- Raccogliere i dati mese per mese con schede intuitive
- Coinvolgere i team e gli stakeholder con survey digitali
- Costruire il bilancio con una struttura guidata e già allineata agli ESRS
Generare report conformi, pronti per la pubblicazione e la revisione
Conclusioni: perché il bilancio di sostenibilità conviene anche alle PMI
La redazione del bilancio di sostenibilità rappresenta oggi molto più di un semplice obbligo normativo: è una vera e propria guida operativa per le organizzazioni che vogliono affrontare con serietà il proprio percorso verso la sostenibilità. Che si tratti di una grande azienda o di una realtà piccola, il bilancio – inteso anche come bilancio sociale – è uno strumento strategico per migliorare performance, trasparenza, relazioni con gli investitori e reputazione nella filiera.
Seguendo le linee guida e i criteri proposti dalla rendicontazione di sostenibilità, le imprese possono mettere nero su bianco i propri aspetti ambientali, sociali e di governance, dando evidenza al proprio impegno e all’impatto generato.
Ogni sezione del report contribuisce a un esame approfondito delle attività svolte, degli aspetti gestionali e delle prassi adottate, offrendo così una visione d’insieme concreta e credibile. Non si tratta solo di rispondere alle aspettative normative dettate da Parlamento e Commissione Europea, ma di cogliere i vantaggi del bilancio come leva evolutiva per l’intera società.
La cadenza regolare di questa rendicontazione aiuta a consolidare nel tempo un sistema aziendale più solido, capace di rispondere a criteri ambientali e sociali misurabili, allineati alle nuove esigenze di responsabilità sociale e ambientale. E, soprattutto, consente di tracciare una via chiara per migliorare davvero, anno dopo anno.
In sintesi, il bilancio di sostenibilità non è solo un documento: è un effetto concreto del cambiamento culturale delle imprese che scelgono di guardare al futuro con consapevolezza,
Vuoi partire subito? Prenota una demo gratuita con Uyolo
Hai bisogno di uno strumento semplice per affrontare la rendicontazione di sostenibilità, gestire i rischi, rispettare i nuovi obblighi normativi della direttiva europea, e trasformare tutto questo in una leva di valore per la tua impresa?
Prenota una demo gratuita e scopri come Uyolo può aiutarti a compilare un bilancio sostenibile completo, chiaro, conforme alla CSRD.
Un aiuto concreto per aziende che vogliono affrontare la sostenibilità aziendale con metodo, trasparenza e strumenti adatti.
È il momento di passare dalla teoria alla pratica, con flessibilità, efficacia e una visione chiara del tuo ruolo nel nuovo ambito europeo della rendicontazione non finanziaria.