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29/09/2025

Come costruire una strategia ESG per restare competitivi

Team Uyolo

8 minutes

Una strategia ESG è essenziale oggi per la competitività delle aziende, perché aiuta a rispettare la CSRD, attrarre investimenti e creare valore a lungo termine. In questo articolo vedremo cosa significa davvero integrare i criteri ESG (Environmental, Social e Governance), come costruire un framework efficace basato sulla doppia materialità e quali strumenti servono per passare dalla teoria all’implementazione, con esempi pratici ed esperienze aziendali.

Cosa significa davvero ESG e perché è importante per le imprese

L’acronimo ESG sta per Environmental, Social e Governance. Sono tre ambiti che consentono di valutare se una società è solida, responsabile e orientata allo sviluppo sostenibile. Integrare i criteri ESG non significa solo puntare alla riduzione delle emissioni o al minor uso della plastica, ma rivedere i modelli di business per generare valore a lungo termine, non solo economico ma anche sociale e ambientale.

Per questo motivo oggi gli investitori e altri attori economici considerano la ESG strategy un fattore di competitività. Le imprese che dimostrano integrazione autentica dei criteri ambientali, sociali e di governance si distinguono per affidabilità, reputazione e capacità di adattamento al cambiamento.

I tre pilastri ESG: cosa comprendono e come influiscono sulla strategia aziendale

Ogni strategia parte dai tre pilastri: 

  • L’aspetto ambientale (E) riguarda consumi energetici, uso delle risorse, gestione dei rifiuti, riduzione dei gas serra e transizione verso modelli più puliti. 
  • L’ambito sociale (S) include diritti dei lavoratori, salute, sicurezza, inclusione e relazioni con le comunità.
  • La governance (G) abbraccia trasparenza, etica, sistemi di controllo, lotta alla corruzione e composizione degli organi decisionali.

Mettere al centro i criteri ambientali, sociali e di governance significa trasformare valori e principi in scelte concrete che portano benefici: meno rischi, più opportunità, maggiore crescita e capacità di attrarre risorse.

Strategia ESG: visione e framework

Una ESG strategy non è un elenco di iniziative isolate, ma un quadro di implementazione coerente che dà risposta alle sfide del nostro mondo. La CSRD introduce il concetto di doppia materialità, che impone di considerare sia l’impatto che l’azienda produce sull’ambiente, sia i rischi che può subire.

La metodologia di Uyolo nasce proprio da un approccio strutturato alla doppia materialità che permette di identificare i temi davvero rilevanti per il settore e tradurli in un framework ESG operativo, pronto per essere personalizzato e comunicato.

Con Uyolo si parte da una strategia standard con i tre pillar classici (Environment, Society, Governance), ognuno con i propri temi materiali già legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Da qui, l’azienda può trasformare la struttura di base in una strategia unica e riconoscibile: cambiare i nomi dei pillar, dare un titolo identitario, riformulare i testi e, soprattutto, integrare gli insight raccolti dagli stakeholder. È così che un framework tecnico diventa uno strumento di branding e comunicazione, oltre che di gestione concreta delle priorità ESG.

Perché serve una vera strategia ESG

Avere una strategia ESG solida significa andare oltre il marketing e dimostrare impegno reale. È uno strumento che consente di attrarre investimenti, ridurre i rischi reputazionali e migliorare le performance aziendali.

Le richieste di trasparenza aumentano e senza una strategia si rischia di rincorrere obblighi senza cogliere i benefici. Con un approccio strutturato, invece, l’azienda può rafforzare la propria posizione, comunicare meglio il proprio contributo alla società e sfruttare nuove opportunità di mercato.

Un ulteriore beneficio spesso sottovalutato è la capacità di allineare i diversi dipartimenti interni quali marketing, operations, HR e finanza. Una strategia condivisa offre un linguaggio comune, riduce i silos e aiuta ogni team a lavorare verso gli stessi obiettivi ESG, trasformando la sostenibilità in un fattore di coesione aziendale oltre che di competitività esterna.

Da dove partire: analisi, ascolto e obiettivi

Ogni percorso comincia da una fotografia iniziale che mostri l’impatto ambientale e sociale dell’azienda. Successivamente diventa cruciale l’ascolto degli stakeholder, per capire cos'è percepito come più rilevante.

Gli obiettivi devono essere concreti e misurabili, come la riduzione dei consumi energetici o il raggiungimento di target di inclusione. Non servono frasi altisonanti e obiettivi irraggiungibili, ciò che conta è fissare traguardi chiari e realistici che il team possa sentire propri, così da trasformare l’ESG in un progetto condiviso e motivante.

Costruire una governance ESG chiara e funzionale

Una buona governance ESG richiede controllo, ruoli definiti e integrazione delle attività di sostenibilità nelle riunioni e nei report periodici. Non serve un ESG manager a tempo pieno in tutte le imprese, ma serve un referente che coordini il processo e garantisca coerenza.

L’importante è che la governance non resti astratta: se la sostenibilità entra nei tavoli decisionali, nelle riunioni strategiche e nei piani operativi, allora diventa parte del cuore pulsante dell’azienda. Anche una PMI può riuscirci, a patto che la direzione dia un segnale forte di volontà e coerenza.

Esempi di strategie ESG applicate: quali sono le più diffuse e perché funzionano

Le strategie ESG più adottate oggi si concentrano su azioni pratiche, misurabili e integrabili nel modello di business:

  • Riduzione dell’impatto ambientale: migliorare l’efficienza energetica, investire in energie rinnovabili, eliminare la plastica monouso o tracciare la carbon footprint della filiera.
  • Welfare aziendale e formazione: offrire benefit legati alla salute mentale, programmi di aggiornamento continuo, piani di carriera inclusivi.
  • Parità e inclusione: ridurre il gender gap, promuovere diversità nei ruoli chiave e garantire pari opportunità.
  • Governance etica: introdurre codici etici, comitati ESG, sistemi di controllo per garantire trasparenza e correttezza.

Queste strategie hanno successo quando parlano il linguaggio del brand. Diesel, l’azienda, ad esempio, ha saputo legare la sua identità a “For responsible living”. 

Anche le PMI italiane possono muoversi in questa direzione: c’è chi, partendo da semplici progetti di efficienza energetica o da iniziative di welfare aziendale, ha creato un percorso strutturato che ha rafforzato reputazione e competitività.

Integrazione ESG nel modello di business

Per essere efficace, la strategia ESG deve essere cucita sulla tua impresa. Non si tratta di fare progetti a parte, ma di integrare la sostenibilità nelle decisioni quotidiane, dalle scelte di fornitura alla gestione degli scarti, dal rapporto coi dipendenti alle scelte commerciali.

In pratica, più che un’aggiunta, la sostenibilità deve diventare un modo diverso di prendere decisioni quotidiane, capace di generare benefici tangibili e percepibili dentro e fuori l’azienda.

Come rendere concreta la ESG strategy

Una strategia, per funzionare davvero, deve essere operativa. Serve cioè un piano d’azione con scadenze, responsabilità, strumenti e budget.

Si può partire da azioni semplici e a basso impatto (le cosiddette quick win), come introdurre una policy sugli acquisti sostenibili o un modulo base di formazione interna.

Poi si passa a progetti più strutturati, come la rendicontazione ESG o l’uso di strumenti digitali per raccogliere e monitorare i dati.

Raccontare bene i progressi è parte della strategia, perché la comunicazione trasparente non solo aumenta la fiducia degli stakeholder, ma fa percepire il cambiamento come concreto e misurabile.

Domande frequenti sulla strategia ESG aziendale

Qual è la differenza tra un piano di sostenibilità e una strategia ESG?

Un piano di sostenibilità raccoglie azioni specifiche e spesso ha una durata definita. Una strategia ESG, invece, è una visione di lungo periodo che guida l’impresa nel modo in cui prende decisioni, misura i risultati e si organizza, integrando i criteri ESG nella governance.

Serve per forza un ESG manager per avere una strategia efficace?

Non necessariamente. Nelle PMI, le funzioni ESG possono essere affidate a figure già presenti in azienda (es. responsabile qualità o amministrazione), purché abbiano competenze adeguate e una visione trasversale. L’importante è che ci sia una regia chiara e un mandato esplicito da parte della direzione.

Una strategia ESG deve essere certificata?

No, ma può integrare standard riconosciuti per migliorarne la credibilità e la comparabilità. La certificazione può essere utile in alcuni settori o per accedere a bandi e gare, ma non è obbligatoria per avviare un percorso strategico ESG.

Come posso capire se la mia strategia ESG sta funzionando?

Oltre al raggiungimento degli obiettivi, è utile osservare indicatori indiretti quali miglioramento del clima interno, aumento dell’interesse da parte di investitori, riduzione dei rischi reputazionali, feedback positivi dagli stakeholder. Il monitoraggio costante tramite KPI è comunque essenziale.

La strategia ESG riguarda solo le aziende manifatturiere o ad alto impatto ambientale?

No. Anche imprese di servizi, studi professionali o aziende digitali possono e devono sviluppare una propria strategia ESG, focalizzandosi su aspetti rilevanti come governance, diritti dei lavoratori, inclusione, cybersicurezza, consumo energetico, impatto sulla comunità locale.

Conclusioni

Costruire una strategia ESG è una risposta concreta alle sfide del presente e un approccio che crea valore a lungo termine. Non è un adempimento burocratico, ma una leva di competitività, creazione di valore e crescita.

Con Uyolo puoi partire da una strategia standard del tuo settore, personalizzarla sulla base dei feedback, adattarla al tuo brand e trasformarla in un framework operativo e comunicabile che dimostra coerenza, responsabilità e visione di sviluppo sostenibile. 

In questo modo, la sostenibilità diventa parte integrante della tua strategia di business, un fattore distintivo che rafforza la reputazione e ti prepara alle sfide del futuro.

Prenota una demo e scopri come trasformare la tua ESG strategy in un vantaggio competitivo concreto.

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